COVID-19
by Maria Grazia Hodinet (2005) Liceo Sesto Properzio, Assisi/Italy on 2022-03-15



The following article was written as part of the trait d`union online workshop “The fight against discrimination and the discussion on how to” between editors from Liceo Sesto Properzio di Assisi/Italy and Gisela-Gymnasium Munich/Germany in March 2022.

We would like to thank pixabay for the use of the photo.

 

 

COVID-19

Circa 2 anni fa, verso la fine di gennaio, è iniziata a circolare nei notiziari la diffusione del covid-19, un virus proveniente dalla Cina che si trasmette per via aerea e che può causare conseguenze di vario tipo, dal comune raffreddore a gravi problemi respiratori. Inizialmente moltissime persone, non solo in Italia, ma anche in tutto il mondo, hanno sottovalutato la gravità di questo virus, anche perché era ancora del tutto nuovo. In poco tempo però, il covid-19 ha cambiato la vita di tutti. Milioni di persone sono risultate positive, molte di esse sono morte. Molti hanno capito quanto fosse importante rimanere a casa, limitare i contatti con persone esterne al proprio nucleo familiare e, soprattutto, rispettare le misure di sicurezza stabilite dall’OMS, indossando quindi mascherine e guanti nel caso in cui dovessero uscire. Altri hanno creduto che fossero solo bugie, rifiutando di mantenere le norme di sicurezza. In Italia sono stati necessari dei lockdown per far sì che i casi di contagio diminuissero. Questi però hanno avuto conseguenze negative in altri ambiti, come quello economico e quello scolastico.

All’inizio la maggior parte degli studenti era felice di dover svolgere le lezioni in didattica a distanza, ma presto tutti si sono resi conto che era molto più stancante stare molte ore davanti al computer e che questo tipo di didattica richiedeva molto più tempo sia per lo studio che per lo svolgimento dei compiti.

A causa di problemi in famiglia, ho dovuto seguire lo scorso anno scolastico totalmente in didattica a distanza, mentre i miei compagni erano potuti finalmente tornare a scuola e vedersi di persona. È stato un anno molto difficile, soprattutto perché dovevo rimanere chiusa in casa tutti i giorni e non potevo vedere i miei amici, o andare a danza. Per fortuna abito in un luogo abbastanza isolato e ho un giardino molto grande, dove ho passato la maggior parte del tempo quando non studiavo.

Durante l’estate la situazione del covid sembrava fosse migliorata, e nel frattempo io e la mia famiglia ci siamo vaccinati. Quest’anno finalmente sono potuta tornare a scuola in presenza insieme ai miei compagni; mi era mancato molto rivederli e non avere problemi a seguire le lezioni a causa della connessione. Purtroppo però a dicembre i casi sono aumentati di nuovo, soprattutto durante le feste di Natale. Anch’io il 27 dicembre ho scoperto di essere positiva, ma per fortuna non ho contagiato nessuno, né in famiglia né fra i miei amici, perché mi sono isolata immediatamente. Sono stati dieci giorni molto noiosi, perché non potevo uscire dalla mia camera, non potevo vedere i miei genitori e non potevo uscire nemmeno a fare una passeggiata. Ero molto debole, perciò ho passato la maggior parte del tempo a letto, ma spesso facevo videochiamate con gli amici, che mi hanno tenuto molta compagnia. Sono contenta che ora tutto questo sia finito e che finalmente posso rivedere e abbracciare la mia famiglia. Spero che, con l’aiuto di tutti, un giorno il covid-19 sia solo un ricordo.

 

 

COVID-19

About two years ago, towards the end of January, the spread of Covid-19, an airborne virus from China that can cause a range of consequences, from the common cold to serious respiratory problems, began to circulate in the news. Initially, many people, not only in Italy, but also all over the world, underestimated the seriousness of this virus, also because it was still completely new. In a short time, however, covid-19 changed everyone`s life. Millions of people tested positive, many of whom died. Many understood how important it was to stay at home, limit contacts with people outside their family  and, above all, respect the safety measures laid down by the WHO, i.e. wearing masks and gloves in case they had to go out. Others believed that they were just lies, refusing to comply with safety regulations. In Italy, lockdowns were necessary to decrease the cases of infection, which however had negative consequences in other areas, such as the economy and school. In the beginning most of the students were happy to have their lessons online, but they soon realized that it was much more tiring to spend many hours in front of a computer and that it required much more time both for studying and doing homework.

Due to family problems, I had to attend the last school year totally in distance learning, while my classmates were finally able to go back to school and see each other in person. It was a very difficult year, since I had to stay indoors every day and couldn`t see my friends, or go to dance lessons. Fortunately, I live in a fairly isolated place and have a very large garden, where I spent most of my time when I wasn`t studying.

During the summer, the covid situation seemed to have improved, and in the meantime my family and I got vaccinated. This year I was finally able to go back to school in attendance with my classmates; I had really missed seeing them and not having connection problems during the lessons. Unfortunately, in December the cases increased again, especially during the Christmas holidays. On December 27, I found out I was positive, but luckily I did not infect anyone, neither my family nor my friends, because I isolated myself immediately. It was a very boring ten day period, because I couldn`t leave my room, I couldn`t see my parents, and couldn`t even go out for a walk. I was very weak, so I spent most of my time in bed, but I often made video calls with friends, who kept me company. I am glad that now this is all over and that I can finally see and hug my family again. I hope that, with everyone`s help, one day covid-19 will be just a memory.