Climate Change in Italy
by Eleonora Gervasi (2005) Liceo Sesto Properzio, Assisi/Italy on 2023-05-28
Written by Eleonora Gervasi (2005), Tommaso Ricci (2005), Maria Grazia Hodinet (2005); drawing by Gianfranco Bertoldi – all from Liceo Sesto Properzio di Assisi/Italy
This article was written – originally in English – within the framework of the trait d`union online workshop “The fight against discrimination and the discussion on how to” between editors from Liceo Sesto Properzio di Assisi/Italy and Gisela-Gymnasium Munich/Germany in March 2022. See here the article with the same topic in relation to Germany.
Nowadays everyone talks about “Climate change”, on tv, on the radio while we are driving to go to work or school, during interviews and programmes, on social media and other networks.
People are experiencing the significant impact of this event on their life.
Greenhouse gas emissions from human activities are driving climate change and continue to rise. It is causing the increase of natural disasters, such as floods, droughts, hurricanes and wildfires. And this is also related to pollution, bringing terrible consequences, especially for the biodiversity in our ecosystem. We can say that the effects of climate change are damaging the biological variety of life on earth.
As we already know, it is a serious problem that is affecting every country in every continent and has a serious impact on our lives, so, it is disrupting our beautiful lands, our economies and well-being.
E in Italia?
Il cambiamento climatico comporta effetti di ogni tipo e misura in tutto il mondo, alcuni più visibili, altri apparentemente inesistenti, ma comunque rilevanti. Uragani, tempeste di ghiaccio e inondazioni sono solo alcuni esempi di effetti estremi.
In Italia, non molto tempo fa, è stato avvistato ciò che viene chiamato “Medicane”, un uragano meno potente di quelli che conosciamo tramite video e immagini su social e tv, sviluppatisi in altri paesi. Si origina nel Mediterraneo, da cui prende il nome. Questi eventi sono, tuttavia, molto rari e, come è facilmente intuibile, sono influenzati dal Riscaldamento Globale.
Un altro effetto del riscaldamento globale è l’innalzamento del livello del mare. Tutto ciò accade tramite i raggi UV provenienti dal sole, che passano la barriera di ozono e sciolgono i ghiacciai. A causa di questo innalzamento molte città, in Italia e in tutto il mondo, rischiano di essere completamente sommerse. Venezia ne è un esempio. Non solo rischia di essere sommersa in futuro, ma tuttora è soggetta a continue inondazioni. Per evitare danni ingenti alla città, nel 2003 sono iniziati i lavori del MOSE, una vera e propria barriera contro le inondazioni, oggi in funzione.
Un altro problema legato al riscaldamento globale, che colpisce duramente il nostro paese, è lo scioglimento dei ghiacciai. Secondo il sito “climatechangepost.com” i nostri ghiacciai, sulle Alpi, entro la fine del secolo, potrebbero perdere l’80% del proprio ghiaccio, in caso di un aumento di 3°C. Nel caso in cui ci fosse un aumento di 5°C, invece, i ghiacciai rimarrebbero quasi completamente disciolti entro il 2100.
Non tutti però, sembrano comprendere la gravità del problema e la serietà dei danni che esso provoca. Non c’è dubbio che il riscaldamento globale esista veramente e, che abbia degli effetti sul nostro pianeta. Ma per essere ancora più certi possiamo leggere ciò che viene riportato sul sito “climate.nasa.gov”. La famosa agenzia riporta alcuni esempi evidenti: l’aumento delle temperature, gli oceani che diventano sempre più caldi, le calotte polari sempre più sottili, il ritiro dei ghiacciai, il calo della copertura nevosa e l’acidificazione degli oceani.
And in Italy?
Climate change determines effects of all types and sizes around the world, some more visible, others apparently non-existent, but still significant. Hurricanes, ice storms and floods are just a few examples of extreme effects.
In Italy, not long ago, what is called “Medicane” was spotted, a hurricane less powerful than those we know from videos and images on social networks and TV, developed in other countries. It originates in the Mediterranean, from which it takes its name. These events are, however, very rare and, obviously, they are influenced by Global Warming.
Another effect of global warming is the rise in sea levels. All this happens through the UV rays coming from the sun, which pass the ozone barrier and melt the glaciers. Due to this rise many cities, in Italy and around the world, risk being completely submerged. Venice is an example of this. Besides the danger of being submerged in the future, it is still subject to continuous flooding. To avoid massive damage to the city, in 2003 work began on the MOSE, a real barrier against floods, which is in operation today.
Another problem linked to global warming, which hits our country hard, is the melting of glaciers. According to the site "climatechangepost.com" our glaciers in the Alps, by the end of the century, could lose 80% of their ice in the event of an increase of 3 ° C. In case of a 5 ° C rise, on the other hand, the glaciers would be almost completely dissolved by 2100.
Not everyone, however, seems to understand the seriousness of the problem and the seriousness of the damage it causes. There is no doubt that global warming really exists and that it has effects on our planet. But to be even more certain, we can read what is reported on the website “climate.nasa.gov” which gives clear examples such as: the increase in temperatures, oceans getting warmer, polar ice caps getting thinner, retreating glaciers, snow cover decreasing and acidification of the oceans.
Cosa possiamo fare noi
Il cambiamento climatico è la diretta conseguenza dell’inquinamento, che avviene per lo più a causa dell’attività umana. Ne sono esempio lampante gli allevamenti intensivi, gli ambienti malsani, le nubi di fumo sopra le città di tutto il mondo, i rifiuti gettati in strada. Ma l’idea di cambiamento che tutti vorremmo ottenere parte proprio da come viviamo le nostre vite nella quotidianità.
Per esempio sarebbe opportuno utilizzare la bici o i mezzi pubblici, anziché utilizzare i mezzi di trasporto a combustibile fossile, o andare a piedi. Oppure si potrebbe prediligere l’uso di borracce e buste di stoffa al posto degli oggetti in plastica, più difficili da smaltire.
O ancora evitare di gettare tutto ciò che viene usato o non usiamo più, evitare quindi di sprecare cibo, riciclare indumenti e materiali, rendendoli riutilizzabili.
L’obiettivo principale resta quello di ridurre le emissioni di gas serra, che stanno danneggiando gravemente il nostro pianeta e, al contempo, promuovere uno stile di vita sostenibile nel tempo e in ogni ambito.
È vero che sempre più persone si stanno orientando verso le energie rinnovabili e ad una serie di altre misure che ridurranno le emissioni. I governi di tutto il mondo stanno avviando progetti, pronunciando discorsi e firmando documenti. I cittadini si attivano con proteste e manifestazioni.
Ma non sembra essere abbastanza.
Il cambiamento climatico è una sfida globale che non rispetta i confini nazionali e il cambiamento richiede una cooperazione fra i popoli. Tra gli obiettivi individuati dall’agenda 2030, l’obiettivo 13 richiama l’attenzione sull’urgenza di combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
Ma cosa sta avvenendo davvero di concreto? Come stiamo affrontando il problema?
Un notevole contributo viene dalle proteste, dalle manifestazioni a favore del clima e del nostro pianeta.
Tra le manifestazioni più popolari vi sono i “Fridays for Future”, in tutto il mondo come in Italia, perfino nella nostra città, Assisi.
Il “Fridays for Future” è un movimento nato nell`agosto 2018, dopo che la quindicenne svedese, Greta Thunberg, insieme ad altri giovani attivisti, si è seduta davanti al parlamento svedese ogni giorno di scuola per circa tre settimane, per protestare contro il problema e sollecitare l’azione da parte dei leader politici. Successivamente tutto è stato pubblicato sulle piattaforme social di Instagram e Twitter ed è diventato virale.
E ora è diventato una forma di sensibilizzazione e protesta, una lotta sostenuta da centinaia di studenti che saltano le lezioni del venerdì per partecipare a questi scioperi.
A Perugia, il capoluogo della nostra regione, ci sono stati molti di questi scioperi. I nostri studenti vogliono partecipare, ma come si è visto, queste manifestazioni hanno anche effetti negativi. Non basta capire che dobbiamo spegnere la luce, fare docce più brevi, contaminare meno l`aria che respiriamo o piantare più alberi. Dobbiamo condividere un messaggio importante ed essere coerenti con la nostra scelta di protestare. A volte, dopo questi eventi, restano a terra bottiglie, carta, poster strappati e questo non è il modo giusto di protestare.
Dobbiamo credere di più in questo progetto e coglierne il significato e l’utilità, collaborare e comportarci meglio nei confronti del nostro pianeta, del nostro ambiente, delle nostre città, perché questa è la casa che abitiamo.
What we can do
Climate change is the direct consequence of pollution, most of which occurs due to human activity. Clear examples of this are intensive livestock farms, unhealthy environments, clouds of smoke above cities all over the world, rubbish dumped in the streets. But the idea of change that we would all like to achieve starts with how we live our daily lives.
For example, it would be good to use bicycles or public transport instead of fossil fuel transport vehicles, or to walk. Also we could favour the use of water bottles and cloth bags instead of plastic objects, which are more difficult to dispose of. Or avoid throwing away everything that is used or no longer used, thus avoiding wasting food, recycling clothes and materials and making them reusable.
The main objective is to reduce greenhouse gas emissions, which are severely damaging our planet, and at the same time promote a sustainable lifestyle in all spheres.
It is true that more and more people are moving towards renewable energy and a range of other measures that will reduce emissions. Governments around the world are launching projects, making speeches and signing documents. Citizens are taking action with protests and demonstrations.
But it does not seem to be enough.
Climate change is a global challenge that does not respect national borders, and change requires cooperation among peoples. Among the goals identified in the 2030 Agenda, Goal 13 draws attention to the urgency of combating climate change and its consequences.
But what is actually happening? How are we addressing the problem?
A major contribution comes from protests and demonstrations in favour of the climate and our planet.
Among the most popular events are the `Fridays for Future`, held all over the world as well as in Italy, even in our city, Assisi.
`Fridays for Future` started in August 2018, after 15-year-old Swedish girl, Greta Thunberg, together with other young activists, sat in front of the Swedish parliament every school day for about three weeks, to protest against the problem and call for action from political leaders. Subsequently everything was posted on Instagram and Twitter and went viral.
And now it has become a form of awareness and protest, a struggle supported by hundreds of students who skip classes on Fridays to participate in these strikes.
In Perugia, the capital city of our region, there have been many of these strikes. Our students want to participate, but as we have seen, these demonstrations also have negative effects. It is not enough to understand that we have to turn off the lights, take shorter showers, contaminate less the air we breathe or plant more trees. We must share an important message and be consistent with our choice to protest. Sometimes, after these events, bottles, paper, torn posters are left on the ground and this is not the right way to protest.
We must believe more in this project and grasp its meaning and usefulness, collaborate and behave better towards our planet, our environment, our cities, because they are the home we live in.