La vita so...spesa al tempo del coronavirus
by Samuele Narretti (2004) Liceo Sesto Properzio, Assisi/Italy on 2020-11-15
The following article was originally written in Italian, during the first Corona lockdown. To read the translations in English, German, French or Spanish, please, scroll down.
The picture was created by our editor Felicitas Hilmer from Gisela-Gymnasium München.
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LA VITA SO…SPESA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS
Fino a poco più di un mese fa, la mia vita procedeva normalmente e anche abbastanza bene, senza particolari complicazioni e secondo i piani che avevo per questo nuovo anno. Avevo cambiato da poco scuola e grazie ai miei nuovi compagni ero riuscito ad ambientarmi quasi subito nel nuovo posto e a instaurare un rapporto con i nuovi professori che, a mio parere, è la cosa più importante da fare quando ci si trasferisce da una scuola a un’altra.
Le mie giornate sono sempre state molto movimentate dato che, oltre a giocare a calcio, suono anche il corno francese, quindi avevo quattro impegni settimanali con il calcio e due o tre con la musica, a seconda del periodo. Mano a mano che passavano i giorni tra noi studenti si iniziava già a fare il conto alla rovescia per la fine della scuola e l’inizio dell’estate, che io attendevo con ansia per poter andare al mare e riabbracciare i miei amici, che rivedo ogni anno da più di dieci anni.
Al telegiornale c’erano notizie che parlavano di un nuovo virus in Cina che costringeva gli abitanti a stare chiusi dentro casa e a uscire solo per bisogni primari. All’udire certe notizie nessun cittadino del nostro Paese era preoccupato, pensando che si trattasse di un problema riguardante esclusivamente la Cina e, ancor peggio, quando per strada capitava di incontrare qualcuno che provenisse dall’Asia, lo si giudicava o derideva urlando: ”Coronavirus”. Quello che nessuno aveva realmente messo in conto è che i sintomi del Coronavirus si manifestano dopo circa due settimane dopo che l’individuo è stato contagiato; questo ha comportato che chi era stato contagiato non mostrava subito i sintomi e, quindi, nel frattempo contagiava tutti quelli che erano accanto a lui, innescando una reazione a catena che è divenuto un problema di livello mondiale e che nessuno si sarebbe mai immaginato di dover affrontare.
La vita di tutte le persone ha iniziato a cambiare drasticamente: il governo ha messo tutta l’Italia in quarantena, le lezioni si sono iniziate a fare tramite i computer, con delle piattaforme, si poteva uscire solo con un’autocertificazione e con una mascherina e sono state chiuse tutte le attività escluse quelle che vendevano beni primari.
Ho iniziato a vivere in modo diverso non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto dal punto di vista mentale. Con molto tempo libero a disposizione ho iniziato a guardare film, molti dei quali mi hanno fatto riflettere su che tipo di persona ero e che tipo di persona volevo essere, invece. Prima del virus stavo attraversando un periodo un po’ strano perché avevo tutto quello che si poteva desiderare ma mi sentivo sempre insoddisfatto: moltissimi amici mi volevano bene, con il calcio stava andando tutto per il meglio perché ero in un ottimo momento di forma, con la musica avevo ricevuto i complimenti da uno dei più grandi maestri d’Italia e avevo anche una ragazza che in molti mi invidiavano.
Nonostante ciò avevo perso di vista i valori più importanti, ad esempio quello della famiglia, che stavo trascurando molto ultimamente. Devo ammettere di essere molto fortunato a di vivere in campagna perché ho molto spazio fuori casa per giocare, fare esercizi o correre, e quindi molto tempo delle mie giornate lo passo fuori: o con il pallone o ascoltando la musica mentre faccio una passeggiata. Nel tempo libero sto imparando anche a cucinare, cosa che avevo fatto poche volte e che mia madre mi diceva di fare più spesso. Sono sempre stato un tipo che cerca di trovare il lato positivo nelle cose e credo di esserci riuscito anche in questa situazione di enorme disagio per tutta l’Italia. Sono riuscito a distinguere le cose che sono buone e meno buone per me e ho decisamente migliorato e rafforzato il rapporto con mamma, che si stava sgretolando nelle corse di tutti i giorni, sto scoprendo anche nuovi aspetti del carattere di mio fratello che mi era sempre sembrato un tipo molto superficiale come ad esempio quello di andare con tante ragazze senza mai averne una stabile. Dopo aver riflettuto a lungo ho deciso di lasciare la mia ragazza e mi è dispiaciuto averlo dovuto fare da dietro ad uno schermo perché non è nel mio stile, ma non potevo fare altrimenti.
La mia più grande paura, che probabilmente si trasformerà in realtà, è quella di non poter andare al mare quest’estate, perché ho continuato ad aspettare tutto l’anno che arrivasse quel momento, che è uno dei miei preferiti in assoluto. In seguito a questa pandemia, quando finalmente si potrà uscire di nuovo, quasi sicuramente non vivrò allo stesso modo di prima ma sarò molto più riflessivo: pondererò di più le decisioni da prendere, quando dovrò farlo, e spero di fare le scelte giuste.
LIFE SUSPENDED IN THE TIME OF CORONAVIRUS
Until a little over a month ago, my life was proceeding normally and quite well, without any particular complications and according to the plans I had for this new year. I had recently changed school and thanks to my new classmates I was able to settle in the new place almost immediately and establish a relationship with the new teachers which, in my opinion, is the most important thing to do when moving from a school to a other.
My days have always been very busy since, in addition to playing football, I also play the French horn, so I had four weekly commitments with football and two or three with music, depending on the period. As the days went by among us students we were already starting to count down to the end of school and the beginning of summer, which I looked forward to being able to go to the beach and hug my friends, whom I have been seeing every year for more than ten years.
On the news there were news that spoke of a new virus in China that forced the inhabitants to stay indoors and go out only for basic needs. Upon hearing certain news, no citizen of our country was worried, thinking that it was a problem exclusively concerning China and, even worse, when on the street he happened to meet someone who came from Asia, he was judged or laughed at shouting: "Coronavirus". What no one had really taken into account is that the symptoms of the Coronavirus appear after about two weeks after the individual has been infected; this meant that those who had been infected did not immediately show the symptoms and, therefore, in the meantime infecting everyone who was next to him, triggering a chain reaction that has become a world-class problem and that no one would ever have imagined having to face up to.
The lives of all people began to change drastically: the government has put all of Italy in quarantine, the lessons have begun to be done through computers, with platforms, you could only go out with a self-certification and with a mask and all businesses were closed except those that sold primary goods.
I started living differently not only from a physical point of view, but above all from a mental point of view. With a lot of free time on my hands I started watching movies, many of which made me think about what kind of person I was and what kind of person I wanted to be instead. Before the virus I was going through a somewhat strange period because I had everything you could wish for but I always felt dissatisfied: many friends loved me, with football everything was going for the best because I was in a great moment of form, with the music I had received compliments from one of the greatest masters in Italy and I also had a girlfriend who many envied me.
Despite this, I had lost sight of the most important values, for example that of the family, which I had been neglecting a lot lately. I must admit that I am very lucky to live in the countryside because I have a lot of space outside the house to play, exercise or run, and therefore I spend a lot of my days outside: either with the ball or listening to music while taking a walk. In my spare time I am also learning to cook, which I had done a few times and my mother told me to do more often. I have always been a guy who tries to find the positive side in things and I think I have succeeded even in this situation of enormous discomfort for the whole of Italy. I was able to distinguish the things that are good and not so good for me and I definitely improved and strengthened the relationship with my mother, who was crumbling in everyday races, I am also discovering new aspects of my brother`s character who always was me seemed a very superficial type such as going with lots of girls without ever having a stable one. After thinking for a long time, I decided to leave my girlfriend and I was sorry that I had to do it from behind a screen because it is not my style, but I could not do otherwise.
My biggest fear, which will probably turn into reality, is that of not being able to go to the beach this summer, because I have continued to wait all year for that moment to arrive, which is one of my absolute favorites. Following this pandemic, when it is finally possible to go out again, I will almost certainly not live the same way as before but I will be much more thoughtful: I will ponder more the decisions to make, when I have to do it, and I hope to make the right choices.
LA VIE SUSPENDUE AU TEMPS DU CORONAVIRUS
Jusqu`à il y a un peu plus d`un mois, ma vie se déroulait normalement et plutôt bien, sans complications particulières et selon les plans que j`avais pour cette nouvelle année. J`avais récemment changé d`école et grâce à mes nouveaux camarades de classe j`ai pu m`installer dans le nouveau lieu presque immédiatement et établir une relation avec les nouveaux professeurs qui, à mon avis, est la chose la plus importante à faire lors du passage d`une école à une autre.
Mes journées ont toujours été très chargées puisque, en plus de jouer au football, je joue aussi du cor français, j`ai donc eu quatre engagements hebdomadaires avec le football et deux ou trois avec la musique, selon la période. Au fil des jours parmi nous étudiants on commençait déjà à compter jusqu`à la fin de l`école et le début de l`été, que j`avais hâte de pouvoir aller à la plage et embrasser mes amis, que je vois chaque année depuis plus de dix ans.
Aux nouvelles, il y avait des informations qui parlaient d`un nouveau virus en Chine qui obligeait les habitants à rester à l`intérieur et à ne sortir que pour les besoins de base. En apprenant certaines nouvelles, aucun citoyen de notre pays ne s`est inquiété, pensant que c`était un problème concernant exclusivement la Chine et, pire encore, lorsqu`il rencontrait dans la rue quelqu`un qui venait d`Asie, il était jugé ou ri en criant : « Coronavirus ». Ce que personne n`avait vraiment pris en compte, c`est que les symptômes du Coronavirus apparaissent environ deux semaines après que l`individu a été infecté ; cela signifiait que ceux qui avaient été infectés ne présentaient pas immédiatement les symptômes et, par conséquent, infectaient entre-temps tous ceux qui étaient à côté de lui, déclenchant une réaction en chaîne qui est devenue un problème de classe mondiale et que personne n`aurait jamais imaginé devoir faire face.
La vie de tout le monde a commencé à changer radicalement : le gouvernement a mis toute l`Italie en quarantaine, les leçons ont commencé à se faire via des ordinateurs, avec des plates-formes, vous ne pouviez sortir qu`avec une auto-certification et avec un masque et toutes les entreprises ont été fermées à l`exception de celles qui vendaient des produits primaires.
J`ai commencé à vivre différemment non seulement d`un point de vue physique, mais surtout d`un point de vue mental. Avec beaucoup de temps libre, j`ai commencé à regarder des films, dont beaucoup m`ont fait réfléchir au genre de personne que j`étais et au genre de personne que je voulais être à la place. Avant le virus, je traversais une période un peu étrange car j`avais tout ce dont on pouvait rêver mais je me sentais toujours insatisfait : beaucoup d`amis m`aimaient, avec le football tout allait pour le mieux car j`étais dans un grand moment de forme, avec la musique que j`avais reçue des compliments d`un des plus grands maîtres d`Italie et j`avais aussi une petite amie qui m`enviait beaucoup.
Malgré cela, j`avais perdu de vue les valeurs les plus importantes, par exemple celle de la famille, que j`avais beaucoup négligée ces derniers temps. Je dois admettre que j`ai beaucoup de chance de vivre à la campagne car j`ai beaucoup d`espace à l`extérieur de la maison pour jouer, faire de l`exercice ou courir, et donc je passe beaucoup de jours à l’extérieur : soit avec le ballon, soit en écoutant de la musique pendant que je me promène. Pendant mon temps libre, j`apprends aussi à cuisiner, ce que j`avais fait à quelques reprises et ma mère m`a dit de faire plus souvent. J`ai toujours été un gars qui essaie toujours de trouver le côté positif dans les choses et je pense avoir réussi même dans cette situation d`énorme inconfort pour toute l`Italie. J`ai pu distinguer les choses qui sont bonnes et pas si bonnes pour moi et j`ai définitivement amélioré et renforcé la relation avec ma mère, qui s`effondrait dans les courses quotidiennes, je découvre également de nouveaux aspects du caractère de mon frère qui a toujours été moi semblait être un type très superficiel comme aller avec beaucoup de filles sans jamais en avoir une stable. Après avoir longuement réfléchi, j`ai décidé de quitter ma copine et j`ai regretté d`avoir dû le faire derrière un écran car ce n`est pas mon style, mais je ne pouvais pas faire autrement.
Ma plus grande peur, qui deviendra probablement réalité, est celle de ne pas pouvoir aller à la plage cet été, car j`ai continué à attendre toute l`année que ce moment arrive, qui est l`un de mes favoris absolus. Suite à cette pandémie, quand il sera enfin possible de repartir, je ne vivrai presque certainement pas de la même manière qu`avant mais je serai beaucoup plus réfléchi : je réfléchirai davantage aux décisions à prendre, quand je devrai le faire, et j`espère faire les bons choix.
DAS VOM CORONAVIRUS ANGEHALTENE LEBEN
Bis vor etwas mehr als einem Monat verlief mein Leben normal und auch ganz gut, ohne besondere Komplikationen und nach den Plänen, die ich für dieses neue Jahr hatte. Ich hatte kürzlich die Schule gewechselt, und dank meiner neuen Klassenkameraden konnte ich mich fast sofort am neuen Ort niederlassen und eine Beziehung zu den neuen Lehrern aufbauen, was meiner Meinung nach das Wichtigste ist, wenn man von einer Schule zur anderen wechselt.
Meine Tage waren immer sehr ereignisreich, da ich neben Fußball auch Waldhorn spiele. So hatte ich vier wöchentliche Termine mit Fußball und zwei oder drei mit Musik, je nach Zeitraum. Während die Tage bei uns Schülern vergingen, zählten wir bereits auf das Ende der Schule und den Beginn des Sommers herunter, auf den ich sehnsüchtig wartete, um an den Strand zu gehen und meine Freunde zu umarmen, die ich seit mehr als zehn Jahren jedes Jahr sehe.
Es gab Nachrichten über ein neues Virus in China, das die Menschen dazu zwingt, drinnen zu bleiben und nur für die Grundbedürfnisse hinauszugehen. Als sie bestimmte Nachrichten hörten, war kein Bürger unseres Landes beunruhigt, weil er dachte, dass es sich um ein Problem handelte, das ausschließlich China betraf, und, was noch schlimmer war, wenn man auf der Straße zufällig jemanden aus Asien traf, über ihn urteilte oder ihn verspottete und „Coronavirus" rief. Was niemand wirklich berücksichtigte, war, dass die Symptome des Coronavirus etwa zwei Wochen nach der Ansteckung auftraten; das bedeutete, dass die infizierte Person die Symptome nicht sofort zeigte und in der Zwischenzeit jeden infizierte, der sich neben ihr befand, und so eine Kettenreaktion auslöste, die zu einem weltweiten Problem wurde, von dem sich niemand jemals hätte vorstellen können, sich ihm stellen zu müssen.
Das Leben aller Menschen begann sich drastisch zu verändern: Die Regierung stellte ganz Italien unter Quarantäne, der Unterricht begann über Computer, mit Plattformen, man konnte nur mit Selbstzertifizierung und Maske hinausgehen und alle Aktivitäten mit Ausnahme des Verkaufs von Primärgütern wurden geschlossen.
Ich begann anders zu leben, nicht nur vom physischen, sondern vor allem vom mentalen Standpunkt aus. Da ich viel Freizeit zur Verfügung hatte, fing ich an, mir Filme anzusehen, von denen viele mich dazu brachten, darüber nachzudenken, was für ein Mensch ich war und was für ein Mensch ich stattdessen sein wollte. Vor dem Virus machte ich eine etwas merkwürdige Zeit durch, weil ich alles hatte, was man sich wünschen konnte, aber ich war immer unzufrieden: Viele Freunde liebten mich, beim Fußball lief alles gut, weil ich gut in Form war, für meine Musik bekam ich Komplimente von einem der größten Meister Italiens und ich hatte auch ein Mädchen, um das mich viele beneideten.
Trotzdem hatte ich die wichtigsten Werte aus den Augen verloren, zum Beispiel die der Familie, die ich in letzter Zeit sehr vernachlässigt hatte. Ich muss zugeben, dass ich großes Glück habe, auf dem Land zu leben, weil ich außerhalb meines Hauses viel Platz zum Spielen, Trainieren oder Laufen habe und daher einen großen Teil meiner Tage draußen verbringe: entweder mit dem Ball oder indem ich beim Spazierengehen Musik höre. In meiner Freizeit lerne ich auch kochen, was ich schon ein paar Mal gemacht hatte und was mir meine Mutter öfter geraten hatte. Ich war schon immer ein Typ, der versucht, die positive Seite der Dinge zu finden, und ich glaube, dass ich in dieser Situation des enormen Unbehagens in ganz Italien erfolgreich war. Ich konnte die Dinge, die für mich gut und weniger gut sind, unterscheiden, und ich habe die Beziehung zu Mama, die in der Hetze des Alltags bröckelte, definitiv verbessert und gestärkt. Ich entdecke auch neue Aspekte des Charakters meines Bruders, der mir immer sehr oberflächlich erschien, wie zum Beispiel, dass er mit vielen Mädchen geht, ohne jemals eine stabile Beziehung einzugehen. Nach reiflicher Überlegung beschloss ich, meine Freundin zu verlassen, und es tat mir leid, dass ich es hinter einer Leinwand tun musste, weil das nicht mein Stil ist, aber ich konnte nicht anders.
Meine größte Angst, die sich wahrscheinlich bewahrheiten wird, ist es, diesen Sommer nicht an den Strand gehen zu können, weil ich das ganze Jahr auf diesen Moment gewartet habe, der zu meinen absoluten Favoriten gehört. Nach dieser Pandemie, wenn wir endlich wieder loslegen können, werde ich mit ziemlicher Sicherheit nicht mehr so leben wie früher; ich werde viel nachdenklicher sein: Ich werde gründlicher über anstehende Entscheidungen nachdenken, und ich hoffe, die richtigen Entscheidungen zu treffen.
VIDA SUSPENDIDA EN TIEMPO DEL CORONAVIRUS
Hasta hace poco más de un mes mi vida transcurría con normalidad y bastante bien, sin complicaciones particulares y de acuerdo con los planes que tenía para este nuevo año. Recientemente había cambiado de escuela y gracias a mis nuevos compañeros pude instalarme en el nuevo lugar casi de inmediato y establecer una relación con los nuevos profesores que, en mi opinión, es lo más importante a hacer al pasar de una escuela a otra. otro.
Mis días siempre han sido muy ocupados ya que, además de jugar al fútbol, también toco la trompa, por lo que tenía cuatro compromisos semanales con el fútbol y dos o tres con la música, según la época. A medida que pasaban los días entre nosotros estudiantes, ya comenzaba la cuenta atrás para el final de la escuela y el comienzo del verano, que estaba esperando ansiosamente para poder ir a la playa y abrazar a mis amigos, a quienes vuelvo a ver cada año durante más de diez años.
En las noticias hubo noticias que hablaban de un nuevo virus en China que obligaba a los habitantes a quedarse en casa y salir solo para necesidades básicas. Al escuchar ciertas noticias, ningún ciudadano de nuestro país se preocupó, pensando que era un problema exclusivo de China y, peor aún, cuando en la calle se encontró con alguien que venía de Asia, lo juzgaron o se rieron de gritar: "Coronavirus". Lo que nadie había tenido realmente en cuenta es que los síntomas del coronavirus aparecen aproximadamente dos semanas después de que el individuo ha sido infectado; esto significó que los que habían sido infectados no mostraban los síntomas de inmediato y, por lo tanto, mientras tanto contagiaron a todos los que estaban a su lado, desencadenando una reacción en cadena que se ha convertido en un problema de clase mundial y que nadie podría haber imaginado enfrentar.
La vida de todas las personas comenzó a cambiar drásticamente: el gobierno puso a toda Italia en cuarentena, las lecciones se empezaron a hacer a través de ordenadores, con plataformas, solo se podía salir con una autocertificación y con una máscara y se cerraron todos los negocios excepto los que vendían bienes primarios.
Empecé a vivir diferente no solo desde el punto de vista físico, sino sobre todo desde el punto de vista mental. Con mucho tiempo libre en mis manos comencé a ver películas, muchas de las cuales me hicieron pensar en qué tipo de persona era y qué tipo de persona quería ser. Antes del virus estaba pasando por una etapa un tanto extraña porque tenía todo lo que se podía desear pero siempre me sentía insatisfecho: muchos amigos me querían, con el fútbol todo iba bien porque estaba en un gran momento de forma, por mi música recibí elogios de uno de los más grandes maestros de Italia y también tenía una novia que muchos me envidiaban.
A pesar de esto, había perdido de vista los valores más importantes, por ejemplo el de la familia, que había ido descuidando mucho últimamente. Debo admitir que tengo mucha suerte de vivir en el campo porque tengo mucho espacio fuera de casa para jugar, hacer ejercicio o correr, y por eso paso gran parte de mis días al aire libre: ya sea con la pelota o escuchando música mientras doy un paseo. En mi tiempo libre también estoy aprendiendo a cocinar, lo que había hecho algunas veces y mi madre me dijo que hiciera más a menudo. Siempre he sido un tipo que intenta encontrar el lado positivo en las cosas y creo que lo he conseguido incluso en esta situación de enorme malestar para toda Italia. Pude distinguir las cosas que son buenas y no tan buenas para mí y definitivamente mejoré y fortalecí la relación con mi mamá, que se desmoronaba en las carreras cotidianas, también estoy descubriendo nuevos aspectos del carácter de mi hermano que siempre fui yo. Parecía un tipo muy superficial, como ir con muchas chicas sin tener una estable. Después de pensar durante mucho tiempo decidí dejar a mi novia y lamenté tener que hacerlo desde detrás de una pantalla porque no es mi estilo, pero no podía hacer otra cosa.
Mi mayor temor, que probablemente se hará realidad, es el de no poder ir a la playa este verano, porque he seguido esperando todo el año a que llegue ese momento, que es uno de mis favoritos absolutos. Después de esta pandemia, cuando finalmente sea posible salir de nuevo, es casi seguro que no viviré de la misma manera que antes, pero seré mucho más reflexivo: reflexionaré más sobre las decisiones a tomar, cuando tenga que hacerlo, y espero tomar las decisiones correctas.
Katharina Vilim
Gisela-Gymnasium, München/Germany (2003) on 2021-01-10